✅ Checklist Acquisto Immobile: cosa controllare per evitare disastri (guida 2025)
- Alberto Insalata
- 21 ago
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 22 ago

Acquistare un immobile non significa semplicemente firmare un compromesso.Che tu stia comprando per vivere, per affittare o per rivendere, la due diligence documentale è ciò che separa gli acquirenti dagli investitori.
In questo articolo trovi una checklist completa e aggiornata per evitare sorprese, spese impreviste, ritardi e... errori irreversibili.
📜 1. Provenienza dell’immobile: da dove arriva davvero questa casa?
Sembra banale, ma è fondamentale sapere come il venditore ha ottenuto il bene.
È stato acquistato tramite rogito?
È arrivato per donazione o successione?
Queste differenze non sono solo formali:
Una donazione recente può essere revocata o impugnata dagli eredi
Una successione non trascritta può impedire il rogito e bloccarti in fase di rivendita
✅ Controlla l’atto di provenienza presso la Conservatoria e valuta, con un tecnico o un legale, eventuali rischi di rivalsa o vizi giuridici.

🏗️ 2. Conformità urbanistica e catastale: quello che vedi… è regolare?
Qui si entra nel vivo dell’analisi tecnica. Serve a capire se l’immobile:
è stato costruito e modificato con regolari permessi
rispetta quanto dichiarato in Catasto
corrisponde realmente alla planimetria
⚠️ Anche una piccola difformità – un tramezzo spostato, una finestra chiusa – può bloccare la banca o il notaio.
✅ Fai fare un confronto tra visura catastale, planimetria e stato reale, preferibilmente da un geometra o tecnico abilitato.
🧯 3. Agibilità e impianti: la casa è sicura e a norma?
🏠 Agibilità (ex abitabilità)
Non è solo un foglio: certifica che l'immobile rispetta requisiti igienico-sanitari, statici e funzionali.
👉 Senza agibilità:
potresti non poter affittare
difficilmente riuscirai a rivendere a prezzo pieno
alcune banche rifiutano il finanziamento
⚡ Impianti (elettrico, gas, idraulico)
Devono avere le dichiarazioni di conformità.Se mancano, potresti doverli rifare da zero, con spese impreviste anche di migliaia di euro.
✅ Controlla data, normativa e stato degli impianti, soprattutto se l’immobile è ante 2008.
🏢 4. Condominio: quali vincoli ci sono (oltre alla quota spese)?
Molti trascurano l’analisi condominiale, ma è un punto critico per chi fa investimenti.
📘 Regolamento condominiale
Controlla che non ci siano:
divieti su affitti brevi o sublocazioni
limiti all’uso commerciale o frazionamento
vincoli d’uso non compatibili col tuo progetto
📄 Verbali delle assemblee + dichiarazione amministratore
Verifica se sono stati approvati:
lavori straordinari non ancora pagati
cause legali in corso
delibere che potrebbero impattare sulle spese future
✅ Chiedi almeno gli ultimi 2 anni di verbali.
🏛️ 5. Vincoli giuridici e fiscali: chi vende è davvero “libero” di farlo?
🔍 Ispezione ipotecaria

Devi accertarti che l’immobile sia:
libero da ipoteche
non soggetto a pignoramenti o sequestri
privo di servitù, usi civici o vincoli paesaggistici non dichiarati
💼 Verifica fiscale sul venditore
Se chi vende è una società (es. costruttore, SRL) o un soggetto IVA:
potrebbero esserci pendenze col fisco, cartelle esattoriali, contenziosi aperti
questi problemi possono bloccare l’operazione o addirittura ricadere sull’acquirente
✅ Fatti assistere da un consulente, chiedi visura camerale, DURC, visura fiscale se hai dubbi.
🌱 6. APE e impatto energetico: non è solo una formalità
L’Attestato di Prestazione Energetica è obbligatorio per legge, ma è anche uno strumento strategico per te investitore.
Una casa in classe G può comportare costi di riqualificazione
Una casa in classe A o B può diventare un elemento di marketing forte in rivendita o locazione
✅ Usalo per trattare sul prezzo, calcolare i costi futuri o accedere a bonus (se previsti).
🧠 Conclusione: investire significa conoscere ogni dettaglio
Il mercato immobiliare può sembrare pieno di opportunità, ma dietro ogni appartamento in vendita si nascondono anche rischi, vincoli e costi imprevisti. Ecco perché un vero investitore non si limita a fare offerte impulsive o a fidarsi delle belle foto di un annuncio:analizza ogni aspetto, verifica i documenti, chiede chiarimenti e non ha paura di essere “scomodo”.
La differenza tra chi compra e chi investe sta tutta qui. Chi compra spesso si innamora dell’immobile e firma sulla base dell’emozione. Chi investe, invece, guarda i numeri, i documenti e il contesto, valutando ogni possibile scenario: dal migliore al peggiore.
Un investitore esperto sa che anche un dettaglio trascurato – un abuso edilizio, un regolamento condominiale restrittivo, un’ipoteca dimenticata – può trasformare un affare in una perdita. Per questo considera la due diligence documentale non una formalità, ma una fase centrale dell’operazione.
📌 Chi non controlla, si affida al caso. E spesso paga il prezzo di questa leggerezza.
📌 Chi controlla, prende decisioni da professionista. E anche quando l’operazione non si concretizza, esce con la consapevolezza di aver evitato un potenziale problema.
In fondo, l’investimento immobiliare non è solo questione di intuizione o di coraggio. È soprattutto disciplina, metodo e attenzione ai dettagli.Ed è proprio questa differenza che, nel tempo, separa chi fa qualche tentativo isolato da chi costruisce un vero percorso da investitore.
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